Chiesa di Santa Giulia in Livorno “Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.” “La chiesa di Santa Giulia è consacrata alla patrona della città. Il piccolo luogo di culto si erge di fianco al Duomo, a breve distanza da piazza Grande. Annessi alla chiesa si trovano l’oratorio di San Ranieri ed il Museo di Santa Giulia, dove sono conservati arredi sacri ed una tavola di scuola giottesca che raffigura l’omonima santa”
La prima Tappa del Cammino di Santa Giulia…
Un Percorso semplice e pianeggiante, ma allo stesso tempo impegnativo.
E’ un tracciato ingannevole, infatti anche se a prima vista potrebbe sembrare una tappa di campagna lineare, senza insidiose salite, percorrendolo svela tutta la sua duplice natura.
Non è una passeggiata!.. in effetti è una tappa lunga, che non passa indisturbata e solo all’arrivo ti accorgi dei suoi effetti collaterali, specie nelle giornate assolate e poco ventilate.
Una partenza che mette in risalto da subito, che il pellegrinaggio di Santa Giulia non sarà una scampagnata…
Ma che inizio?!… non da l’idea di un cammino!
Oramai sono senza speranze!, ho provato varie volte a modificare l’orribile tratto di collegamento di 7 km, affogato nel tessuto urbano, che da Livorno porta alla partenza della pianura di Coltano, ma devo ammettere la capitolazione di ogni mio presupposto.
Ogni modifica, di fatto, non farebbe altro che allungare un tracciato, già di per se impegnativo.
Quindi a denti stretti, una volta lasciata la stazione di Livorno, l’ignaro camminatore dovrà percorrere a piedi, la zona industriale, (una delle meno affascinanti della città), costeggiando strade asfaltate e congestionate dal traffico.
Come inizio non c’è male!… è la parte meno pittoresca di tutto il cammino di Santa Giulia, un apri pista fatto di asfalto, ciminiere e traffico!!… ma in questo caso; la regola che cita “Il buongiorno si vede dal mattino”, nel contesto non trova una valido contributo.
Già! perché in verità, la vera partenza del Cammino di Santa Giulia, si ubica proprio all’innesto del”circuito verde”, cioè all’inizio del sentiero, di Via dei Pini, che conduce a Coltano, collocato nei pressi del ponticello, adiacente al tratto di strada dell’Arnaccio in Stagno.
E’ caratterizzato, dall’inconfondibile momento, in cui tiriamo il sospiro di sollievo dopo aver vissuto l’esperienza caotica del traffico,… da adesso possiamo immergersi, nel silenzio della natura e dalla campagna, spogliandoci così da qualsiasi ingombrante pensiero.
Ma perché questi luoghi sono da considerarsi la partenza del pellegrinaggio di Santa Giulia?….
L’omonimo nome di queste località, è di per se, già un indizio!, ci fa supporre; che alla fine nel Secolo VIII, tutta questa zona era costituita da lagune, acquitrini e stagni, alimentati dalla vicinanza del delta dell’Arno.
Proprio il nome Collettanus (oggi Coltano), deriva dalla peculiarità della zona, che in antichità era caratterizzata da diversi corsi d’acqua, che si collegavano l’un con l’altro formando una palude, da qui il nome Collettanus: collettore.
Non è quindi da escludere, che queste zone, facessero parte degli ultimi insediamenti del Portus Pisanus , così come sembrerebbe avvalorato
dai ritrovamenti avvenuti nel 2009.
E’ naturale presupporre, che l’approdo e lo sbarco dei Velieri di altura, che trasportavano le Reliquie della Santa, dall’Isola di Gorgona, siano avvenute proprio in prossimità di queste località.
All’epoca Alto Medioevale, erano uno scalo commerciale sicuro, magari collegato con canali e lagune navigabili da piccole imbarcazioni, fino alle porte di Caprona, dove in prossimità si trovava uno scalo fluviale “sinus arnensis” ubicato proprio nei pressi del paese di Uliveto.
Dopo la caduta dell’impero romano d’occidente, le viabilità e le campagne erano in completo stato di abbandono (ebbene si! l’incuria era già un problema al tempo…), le strade risultavo così dismesse e difficilmente praticabili, quindi quale migliore soluzione era quella di sfruttare la navigabilità dei fiumi e dei canali.
Adesso il percorso è dipinto da uno scenario agricolo!
Fatto di campi pianeggianti a perdita d’occhio, la via a volte è asfaltata ed a volte è bianca, costeggiando giganteschi pini, si arriva al paese di Coltano, dove le forme delle architetture, del piccolo centro abitato, ci rimandano alla mente la vita nei borghi rurali caratterizzata dal periodo del “ventennio”.
T001 CGS/14
Un video racconto dettagliato, preciso, documentato e soprattutto VISSUTO tanto da rendere tuo compagni di cammino anche chi ti legge con attenzione e simpatia
Grazie Luigina, sono veramente felice del tuo commento!!
Articolo approfondito e ricco di spunti: collettanus, sinus arnensis, navicelli e velieri d’altura… se ne vedono raffigurati nella famosa pala d’altare di Santa Giulia a Livorno. Complimenti! Bravissimo. 🙂
Comunque l’inizio, a parte il tratto strettamente cittadino, non è poi così male: presto si incontrano pinete e si inizia ad attraversare la stupenda campagna livornese e poi pisana.